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La Vedetta Online.it - Il mensile di Licata | | Licata
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Autore Riflessioni di un emigrante
CiccioLaRosa
Membro

Messaggi: 69
Iscritto: 26.03.08
Scritto il 26-06-2008 13:55
Ciao a tutti,

sono tornato a Licata dopo diversi anni e devo dire che le mie reazioni sono quasi del tutto negative.
Dopo tanto tempo, ho acquisito il punto di vista di un forestiero, ovvero quello che dovrebbe venire a Licata in qualità di turista e dovrebbe rappresentare il patrimonio di una città che vuole il turismo, con l'aggiunta di amare Licata (ebbene si, sebbene io non ci viva da anni, ce l'ho sempre nel cuore).
Da turista, arrivando a Licata, ho già una reazione brutta vedendo immondizia e scheletri di case dappertutto, un pessimo biglietto da visita, magari qualcuno venendo da fuori può avere l'impressione di arrivare a Beirut, questo non va bene.
Arrivato sul ponte, vedo il terzo in via di costruzione, cosa che, innanzi tutto, mi è dispiaciuta, perchè lungo la foce del Salso si era creato un ecosistema interessante e da tutelare, e poi mi chiedo a cosa servono 3 ponti in una città con 35.000 abitanti, l'idea ce l'ho, la dico dopo (io vivo in una città di 100.000 abitanti, separato da un fiume, di ponti ce ne sono due e bastano).
Passeggiata in centro: paesaggio desolante, è in totale stato di abbandono, la Chiesa Madre sta crollando, tante scritte VENDESI perchè, a quanto ho capito, al licatese è venuta l'idea delle villette a schiera in periferia, abbandonando il centro e consentendo agli speculatori di costruire delle abberranti costruzioni fuori Licata.
Ho letto qui di espropri, spero che il comune lo faccia in massa, che rivaluti e tuteli un centro storico degno di essere patrimonio dell'UNESCO ma in totale degrado, incredibile.
Poi ho visto bar e pizzerie dappertutto, ho come l'impressione che il turismo per Licata sia questo, la pizzetta o la granita, prevedo fallimenti in massa.
Le spiagge sono un vero schifo!!! Sono stato a Marianello, l'ingresso si presenta come una discarica, così come tutta la spiaggia, gli unici punti un po' più puliti sono le aree private, ho visto bambini giocare fra bottiglie di plastica e pannolini, incredibile.
Ho chiesto a un vigile il motivo e la risposta è stata "la stagione comincia il 21 giugno e poi ci sono state le elezioni", vuol dire che Licata può scordarsi il turismo di giugno e che quindi si deve fare il bagno fra i pannolini, e poi, per eleggere le solite facce, i licatesi non hanno a disposizione i servizi per cui però pagano regolarmente le tasse.
Complimenti per il nuovo pavimento di Via Sant'Andrea, un tristissimo grigio, già sporco, messo solo per consentire ad alcuni di mettere i tavolini fuori, quando prima c'era un bellissimo pavet, anche qui si rientra nella speculazione e al completo disamore per la città.
Dulcis in fundo, IL PORTO TURISTICO, ammetto che mi è scesa una lacrima vedendo quel mostro di cemento nel posto dove, quando ero piccolo, andavo a fare il bagno.
A cosa serve questo ecomostro? E' un abominio che farà diventare Licata peggio di Porto Empedocle, per questo stanno finendo il terzo ponte, chi abita a Fondachello e alla Playa sarà contento.
Unica cosa positiva, l'impianto eolico sulle montagne, sono curioso di sapere di quanto copre il fabbisogno di Licata.
Altra cosa curiosa, dove sono le forze dell'ordine? Parlo di Polizia e Carabinieri, quelli vestiti di blu, ma a Licata ci sono? In una settimana non ho visto neanche una volante, in compenso ho visto macchine in doppia fila, gente senza casco, su una ruota, motorini sui marciapiedi, un vero far west.
Insomma, a Licata, per ignoranza e per incuria, si sta distruggendo il territorio, non con l'idea di lanciare il turismo, ma per una semplice e volgare speculazione edilizia.
Licata, così com'è messa, non ha le condizioni di pensare al turismo, la gente vuole pulizia, servizi e cortesia, un turista non viene a vedere un cantiere, ecomostri, cretini in moto su una ruota, immondizia per le strade e per le spiagge e palazzi antichi in decadenza verticale, vuole vedere arte, natura, vuole una guida turistica che conosca le lingue, tranquillità, piste ciclabili (a Licata ignorano persino cosa sono le biciclette) servizi e sicurezza.
A mio avviso si sta sbagliando tutto, non solo non si stanno creando le condizioni per il turismo, ma si sta distruggendo quel poco che c'era.
Io da "turista" vengo solo perchè a Licata ho legami (oltre al sentire la mancanza di quella che, comunque, è e resta LA MIA CITTA' ), purtroppo con me c'erano amici da fuori e sono rimasti dispiaciuti dal degrado che imperversa, oltre a vergognarmi clamorosamente, sebbene abbia provato a far vedere i posti più caratteristici.
Insomma, o a Licata si cambia e si comincia ad avere rispetto e amore per il territorio, oppure rimarrà un territorio franco alla mercè di mafiosi e speculatori, con le condizioni attuali, scordatevi il turismo.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
grilloparlante
Membro

Messaggi: 106
Iscritto: 12.12.07
Scritto il 27-06-2008 07:39
C'è poco da aggiungere, questa è l'amara realtà.

P.S. questo forum mi sembra defunto. Gli iscritti al sito sono 72 ma nessuno interviene. Ma perchè vi registrate?
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Autore RE: riflessioni ad un emigrato
Incoenzo
Membro

Messaggi: 18
Iscritto: 22.04.08
Scritto il 28-06-2008 09:01
Anche io vivo e lavoro fuori di licata e non posso fare altre che confermare quello che tu scrivi, il problema sotto il mio punto di vista e un altro: cosa a mai fatto il Licatese per l´amore della propria cittá?
la pubblica amministrazione dove? da 60 anni Licata vive di emigrazione i nostri politici cosa mai hanno fatto? i politici la mattina non si alzano a vanno a fare i politici ma sono scelti dai cittadini, e questa non e una novitá, il Licatese sa vendersi per molto poco per una raccomandazione, ho per un certificato da sbrigare. Questo e lo stato attuale che vige a Licata, ognuno a quel che si merita evidentamente noi meritiamo questo. Sono pieno di amarezza nel vedere la mia Cittá in quello stato puro da cittá degradata, mi auguro che licata cambierá magari con un pó di pazienza e buona volontá.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
salva
Membro

Messaggi: 49
Iscritto: 17.01.08
Scritto il 01-07-2008 20:49
riflesioni adu emigrato
Anche io vivo fuori Licata da tantisimi anni, sono tornato dopo 10 mesi in un periodo abbastanza tranquillo (fine maggio)per godermi la mia città appena arrivato al bivio di via gela c'è stato il primo imbatto ambiental con spazzatura , sotto e sopra i marcipiedi con erbaccetra marciapiedi e strada questo e quello che si vede arrivando da gela
per la città si vede una grande desolazione senza giovani, g ambulanti el pesce sempre ai solotiposti (cambianoi governi comunali con le piu' svariate ordinane ma loro sono sempre li' nzacurarsi delligiene),tantissimi bar sempre vuoti con tatissimi negozzi anche loro vuoti .
La spiaggia di marianello (ci andavo con la morosa negli anni 75/76 era bellissima) ora detta in dialetto un munnizzaru una vera e popria desolazione , nella spiaggia di giummarlla ho visto solo un ecomostro in cemento (prospettiva un ipermercarto con villette, nelle belle stradine della marina tanta spaztaura e desolazione .
Questo stato l'ho visto per tutta la città sono daccordo con Incoenzo, nonho visto forze dell 'rdine di nessun genere, solito casino per la città con moto e motorini che fanno da padroni, se la citta aspira a diventare un posto turistico deve cambiare mentaita (meglio l'uovo oggi che la gallina domani cosi ragionano quasi tutti i commercianti della città in quasi tutti i settori).
per il turismo sarebbe bene che la nuova ammistrazione farebbe un stage nelle citta turistiche per apprendere come si fa a vendere il prodotto LICATA CITTA D MARE,citta come rimini rccione sono molto accogenti anche nei mesi di aprile maggio.
come dice grilloparlante questa è l'amara realta .
vediamo cosa e cambiato da maggio ad agosto
ciao a tuttismileysmileysmiley
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
CiccioLaRosa
Membro

Messaggi: 69
Iscritto: 26.03.08
Scritto il 01-07-2008 22:00
Attenzione Salva, siamo praticamente d'accordo su tutto però ti assicuro che Rimini è l'ultimo posto che dovrebbero prendere come riferimento, anzi, ho il terrore che l'abbiano già preso come tale e vogliono emularlo.
In riviera c'è un turismo di massa, un mare orrendo, neanche un metro di spiaggia libera, la gente ci va solo per le discoteche, non certo perchè è la città di Fellini o per le bellezze naturalistiche.
Insomma, Rimini è uno schifo (anche se ben organizzata), Licata si sta riducendo così, con la differenza che a Licata non verranno turisti.
Licata deve prendere altri riferimenti dove il turismo è di qualità, dove c'è pulizia, dove prevale il "poco ma buono", la nuova giunta dovrebbe visitare dei piccoli paesi dell'Umbria o certi paesini del sul delle Marche o della Sardegna, certi posti dove si può mangiare bene, dove c'è mare pulito, servizi e civiltà, un posto dove la gente si sente a casa e sicura, un posto dove ancora i prezzi sono inaccessibili.
Anche la Val di Noto sarebbe da prendere come riferimento, perchè, a differenza di Rimini, è un posto con un valore artistico notevole, così come Licata.
Insomma, viste le teste che ci sono a Licata, meglio tenerle lontane dalla riviera adriatica, potrebbero fare danni.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
LICATA
Membro

Messaggi: 34
Iscritto: 02.07.08
Scritto il 04-07-2008 10:53
a Licata ci vorrebbe una bomba inteliggente, un miracolo o un mago (tipo il mago telma)....... é pazzesco che la gente che vive li non fà niente per provare a cambiare la situazione, il vero problema che nessuno di voi ha evidenziato è la mancanza di cultura, assenza d'istruzione, la maggior parte delle persone non ha preso o lo compra il diploma, anche se c'è un 20% istruito che usa il cervello e si rende conto di quello che dite voi, il restante 80% distrugge tutto, come in Afganistan.....
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
FuturAzione
Membro

Messaggi: 147
Iscritto: 16.12.07
Scritto il 04-07-2008 14:48
questo perche' non hanno mai realizzato in 50 anni strutture scolastiche superiori ad indirizzo specifico:agrario,nautico,turistico ecc

non c'è stata mai la cultura della professionalizzazione,a postu di sfurnari ragiuneri e duttur,con l'intento del facile impiego.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
LICATA
Membro

Messaggi: 34
Iscritto: 02.07.08
Scritto il 04-07-2008 17:34
che ci sia stato un eccesso di ragionieri/geometri e via dicendo sono d'accordo con te, ma guarda che nei tre settori che hai citato nel messaggio ingegneri, economisti, agrari, giuristi, architetti e via dicendo sono indispensabili per soreggere dei progetti solidi di sviluppo. Ad Enna/catania c'è il corso di laurea in scienze turistiche o quello in agraria o ingeneria, sta tutto nella volonta delle persone e nella capacità di capire che adesso è necessario cambiare...
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
FuturAzione
Membro

Messaggi: 147
Iscritto: 16.12.07
Scritto il 05-07-2008 01:23
personalmente studio in economia e gestione imprese turistiche,inizialmente a gela,dove c'era la sede staccata di catania, ora li non eiste quasi piu' nulla x motivi politici.

per cui e' importante che un comune con tante risorse come il nostro, abbia diversi indirizzi attinenti ai settori principali di licata,agricoltura,pesca,turismo.

il nautico c'è a trapani,messina,palermo,pozzallo,catania e siracusa,perche' non crearlo uno in centro sicilia? la nostra citta' sarebbe l'ideale.

una volta mi dissero che c'era il linguistico,poi tolto perche' a qualche politicante locale degli anni 80,non garbava la presenza di un istituto che avrebbe screditato quello in cui operava questa persona,le solite pagliacciate.

voi dovete solo immaginare,le centinaia di ragazzi che verrebbero a licata da tutto l'hinterland da canicatti,agrigento e gela.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
grilloparlante
Membro

Messaggi: 106
Iscritto: 12.12.07
Scritto il 05-07-2008 08:50
Qualcosa negli ultimi anni si è fatto per diversificare l’offerta formativa. Si è istituito il liceo scientifico e l’istituto alberghiero. Quest’ultimo, nonostante i tanti problemi (mancanza di cucine, mancanza di banchi etc) sta offrendo qualche sbocco occupazionale a tanti giovani licatesi.

Il liceo linguistico lo ricordo molto bene, si trovava in piazza Linares accanto alla cartolibreria. Era retto da un professore che ora insegna alla scuola media Bonsignore e dalla sorella. La gestione non brillava per serietà e trasparenza, come succede in quasi tutti gli istituti privati. Non era il classico diplomificio dove andavano i ciucci per acquistare il diploma e vi insegnavano validi professori ma mancava il laboratorio di lingue promesso a inizio di ogni anno scolastico e mai realizzato. Gli esami di maturità si svolgevano al linguistico di Sciacca perché l’istituto non era parificato.

Ben vengano, ora, altri indirizzi di studio purché si tratti di scuole statali. A Licata di diplomifici che vendono titoli di studio ne abbiamo fin troppi.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
FuturAzione
Membro

Messaggi: 147
Iscritto: 16.12.07
Scritto il 05-07-2008 13:35
infatti grillo parlante io mi riferisco solo ed esclusivamente ad istituti superiori statali.

avere un istituto nautico che nella circonferenza di 150 km non esiste,un agrario che e' solo a canicatti' per spertizie politiche,avere un istituto tecnico per il turismo che attenzione e' tutto diverso dall'alberghiero.
questi indirizzi darebbero enormi sbocchi e tante possibilita' ai giovani di licata e dell'hinterland.

per non parlare che licata essendo nel consorizio universitario di agrigento merita un corso universitario specifico al territorio,perche' a sciacca lo stanno aprendo sempre x volonta' politica.

la nostra citta' non e' da meno,anzi,considerando che a gela stanno smantellando,considerando che enna e' ateneo autonomo potrebbe pure puntare su licata,così avremmo un modo in piu' x spiazzare agrigento che comu au solitu non ci considera
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
CiccioLaRosa
Membro

Messaggi: 69
Iscritto: 26.03.08
Scritto il 06-07-2008 14:53
Le scuole di Licata non c'entrano niente con le mie riflessioni, perchè non rientrate in tema?
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
FuturAzione
Membro

Messaggi: 147
Iscritto: 16.12.07
Scritto il 06-07-2008 16:46
se vuoi combattere l'ignoranza fradicia e le scarsissime competenze di un territorio devi pure partire dalla radice,dalla base,dai giovanissimi appunto,il futuro di una citta'
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
LICATA
Membro

Messaggi: 34
Iscritto: 02.07.08
Scritto il 06-07-2008 17:00
io credo che l'assenza di cultura e istruzione siano i principali mali del nostro sistema, perchè le persone non sono in grado di realizzare cosa vuol dire vivere civile e a costruire qualcosa. Possiamo eleggere anche mandraghe come sindaco, ma per esempio se i ragazzi continuano a fare su una ruota in pieno centro, invece di stare a casa a studiare, senza che nessuno gli spieghi che quella è una grande cazzata, che se un giapponese che viene a mare a Licata, scappa via vedendo tale gesto e quindi suo padre dolci non ne vende a nessuno e poi lui deve andare in Germania a lavorare, allora qualcosina forse può cambiare. Se qualcuno studiasse la geografica, molta gente si renderebbe conto che è ora di fare i prospetti, nemmeno in Polonia o in Ungheria ci sono case nelle nostre condizioni.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
LICATA
Membro

Messaggi: 34
Iscritto: 02.07.08
Scritto il 06-07-2008 17:59
l'assenza di cultura ha portato a trovarci 1.500 voti e passa annullati alle ultime elezioni, su 21.000 votanti, la maggior parte delle persone non riesce a mettere una croce ed un nome. Inoltre, in molti non si sono resi conto che dando il voto disgiunto era come se il consigliere non l'avessi votato, nessuno conosce le regole del sistema elettorale e molta gente non si è resa conto di quello che a combinato dando i voti disgiunti. La mia non è un'analisi politica ma una riflessione sull'assenza di cultura, un sindaco con 1.500 voti di lista è stato eletto con 8.200 voti, al primo turno ci sono stati circa 4.000 voti disgiunti, ma io adesso mi chiedo, che senso a votare sindaco e consigliere separati, se poi con sistema elettorale conta il premio di maggioranza attribuito al sindaco e quindi è come se il consigliere non l'avessimo votato. Questa è Licata, come vedete istruzione e cultura sono il primo problema.
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Autore RE: emigranti
Incoenzo
Membro

Messaggi: 18
Iscritto: 22.04.08
Scritto il 09-07-2008 20:58
Spero solo che vi rendiate conto rispondendo alla lettera di un emigrante, basta che riuscite a visitare per bene il sito della Vedetta vi rendete subito conto che Licata e storia e cultura, Licata va gestina meglio sotto il profilo politico, economico: esempio pratico molti di noi qualche anno fa anno sentito la protesta di un certo Flavio Briatore, scusate se e poco il nome, il Signor Briatore voleva scappare dalla bella Isola Sarda per una sopratassa imposta dalla regione, certo se noi avessimo avuto il porto turistico quello che in tanti definiscono l´ecomostro, avessimo potuto fare noi a Licata un offerta per atraccare il suo panfilo a licata senza sopratasse e con tanto di pubblicitá gratuita, ricordo in quel tempo che il Signor Briatore frequentava gente come Naomi Cambell, solo cosi potresti uccidere chi male vuole il tuo paese vi saresti immaginati Briatore e Cambell nel porto di Licata? cosa sarebbe potuto succedere a livello di pubblicitá? vi siete mai chiesti il signore che prima ho nominato quante persone fa lavorare in Sardegna? basta semplicemente rienpire il piatto a chi giá c´e la pieno e vedi che anche tu mangi bene e Licata a bisogno di queste cose. Quindi sbrigatevi a finire il porto turistico e poi datelo in mano a gente competenti per lo sviluppo del turismo, pagate qualcosa come cento mila euro e c´e gente che riesce a portare anche milioni di euro e di turismo, provate ad invitare gente di un certo traino, gente che sa tirare bene il turismo e vedete che Licata con la sua stori la sua cultura saprá farsi valere, per molti che non lo sanno Licata e stata terra di conquista dai carteginesi ai francesi agli spagnoli, Licata a una storia avanti Cristo, speriamo che qualcuno si svegli in politica perche Licata tanto potra fare di sicuro

Enzo Incorvaia
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
CiccioLaRosa
Membro

Messaggi: 69
Iscritto: 26.03.08
Scritto il 09-07-2008 22:45
Ciao Enzo,

sono completamente in disaccordo con quanto dici (ma per questo esistono i forum, per confrontarsi): secondo te io dovrei distruggere il territorio della mia città per far attraccare Briatore? Allora dovrei permettere ad altri ricconi di costruire ville sul mare licatese per poi magari farsi una legge apposta per dire che non è abusiva, tanto per fare pubblicità? No, grazie, sono troppo attaccato a Licata e al suo territorio per accettare una cosa simile, non vendo il mio paese per l'elemosina.
Sinceramente a Licata preferisco che arrivi una famiglia che sia curiosa di visitare le chiese barocche e le ville liberty (magari accompagnata da una guida turistica), che voglia vere un buon vino licatese o assaggiare un nostro cantalupo o il pesce di Donna Rosa, che voglia fare un bagno a Mollarella e che passeggi per strade pulite e sicure.
Il turismo di massa, quello dei ricconi e dei discotecari, non è per Licata, perchè ha la fortuna di avere un territorio fantastico che consente la QUALITA', il turismo di massa lo fanno dove non c'è niente, per cui sfruttano altre risorse (i soldi) per compensare (es. Rimini, piena di discoteche ma il mare è una palude).
Oltretutto, con un turismo di qualità (e non con Briatore) lavorerebbe molta più gente, soprattutto vendendo i loro prodotti e mostrando arte e cultura, non facendo da zerbini a dei ricconi.
Sinceramente, preferirei avere una Giummarella pulita e bonificata piuttosto che vedere Briatore a Licata, ma ormai è troppo tardi, l'ECOMOSTRO sta prendendo forma.

Saluti.
Modificato da CiccioLaRosa il 09-07-2008 22:46
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
FuturAzione
Membro

Messaggi: 147
Iscritto: 16.12.07
Scritto il 10-07-2008 01:33
a proposito di briatore, l'hotel a 4 stelle o meglio il resort falconara,quello tra la stella del mediterraneo ed il castello e' appunto di briatore
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Autore RE: riflessioni di un emigrante
Antonino Lo Gatto
Membro

Messaggi: 3
Iscritto: 08.07.08
Scritto il 10-07-2008 13:15
Ciao a tutti, sono un nuovo forumista. Anche io sono un Licatese purosangue, ma come molti di voi sono andato via per motivi di lavoro. Vi seguo da un po' e faccio a tutti complimenti per i vostri interventi. Prima di intervenire, ho pensato un po' a quello che avete scritto. ero indeciso se pubblicare il mio intervento su "riflessioni di un emigrante" o su "ritornare oppure no". Ve lo dico perche' penso che i due temi siano strettamente collegati.
Sono andato via da Licata 8 anni fa. Quando sono partito, Licata mi sembrava il posto igliore del mondo. Non solo come territorio, ma anche per le persone che ci abitano. Poi il tempo, le esperienze mi hanno aiutato a capire piu' in dettaglio quello che succede e quello che Licata e'.
Purtroppo sono convinto che Licata ha poche possibilita' di cambiare, non tanto per i politici, la cronica mancanza di acqua e infratrutture o l'illegalita' diffusa. Licata non puo' cambiare perche' e' abitata dai Licatesi. Sono i Licatesi che non amano Licata.
Parliamo di mancanza di acqua: perche' non si protesta mai contro tutti quei contadini che la rubano, facendo gli allacci illegali? Parliamo di agricoltura: solo a Licata ci sono 6 cooperative, mentre in tutta la Spagna ce ne e' solo 4. Come pensano di poter arrivare a dei risultati con questa frammentazione? Parliamo di pesca: si vende in mezzo alla strada, ovviamente non rilasciando mai uno scontrino, utilizzando le reti a strascico che sono vietate da 20 anni dall'UE e ditruggendo tutta la fauna/flora del ambiente marino, ma poi pretendono i soldi per la benzina. Parliamo di pulizia delle strade: la dedalo, su 600 occupati, ne ha costantemente 300 in malattia e poi e' costretta a ricorrere ad assunzioni temporanee. Prliamo di politica: tre licatesi su 4 preferiscono votare una persona di fuori, pur sapendo che (e' piu' di 40 anni che non abbiamo un deputato regionale eletto) non fara' mai niente per licata. Parliamo di droga: un giovane licatese su 3 ne fa uso. quidni se esco a cena con degli amici e i loro figli, se i nostri ragazi sono in 3 uno di loro si droga, ma ovviamente per noi i nostri figli sono i migliori del mondo. A licata mai nessun genitore ammettera' il problema. Parliamo di giovani: la maggior parte non lavora, ma non perche' non c'e' lavoro. Semplicemente perche' non vuole lavorare. L'altra parte e' all'universita' a perdere tempo. E' davvero strano che uno si laurea a 28/30 anni a Licata e' un eroe.
Potri continuare all'infinito. Sono i licatesi che non vanno. C'e' una meschinita', un'invidia che fanno paura. Tornare a Licata per cosa? a far che? e con che prospettiva? non credo che, a parte 2 settimane l'anno, verro' mai piu'.
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Autore RE: Riflessioni di un emigrante
LICATA
Membro

Messaggi: 34
Iscritto: 02.07.08
Scritto il 10-07-2008 14:31
ciao antonino, io sono di Licata, nato a licata e anche se da 7-8 vivo fuori, torno sempre e per questo mi sento licatese e siciliano e pure condivido l'80% dei tuoi discorsi, i licatesi non hanno capito che una comunità per sopravvivere deve rispettare ciò che la circonda, ma ti assicuro che a Licata ancora oggi c'è molta gente che la pensa come a te. Ovunque ci sono gli sprechi e le ingiustizie, ma effettivamente a Licata il buon senso manca e come hai detto tu, il male principale è l'invidia, che con arroganza e ignoranza creano un mix di distruzione perfetto. Io aggiungo che Licata è la nostra città, il posto dove siamo nati e dove molti di noi vorrebbero vivere, perchè ci sentiamo licatesi e di avere un legame speciale con la nostra terra. Credo che arrendersi non serve a niente, è assurdo vedere paesi dell'est che fino a pochi anni fà non riuscivano a mangiare, avere una crescita in temini di Pil pro-capite per anno più alta dell'Italia o di altri paesi europei e noi che abbiamo da sempre avuto tutto, stare li a guardare senza nemmeno provarci, credo che le cose dovranno cambiare. Come hai detto tu è un problema di cultura e mentalità, se c'è qualcuno che ci prova deve essere elogiato e incoraggiato, perchè magari dal suo sforzo ne può derivare un beneficio collettivo e non invidiato e criticato senza motivazione o solo per dire io sono più bravo, ciascuno di noi ha delle potenzialità e queste devono essere sfruttate, vaglielo a spiegare alla gente.
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